TORRE DELL’OROLOGIO
Nei pressi della chiesa di Santa Maria Mater Gratiae, in Via Corrado IV di Svevia, sorge la Torre dell’Orologio. Essa è una delle prime e antiche torri cittadine. Fu eretta al tempo di Francesco II del Balzo sui resti di una vecchia torre di avvistamento.
Storia della torre
Nel Trecento il Campanile dell’Orologio era situato sulla salita per Santa Maria Vetere, di fronte alla Madonna delle Grazie. Distrutto dall’assalto del re di Ungheria nel 1350, fu restaurato da Bertrando del Balzo. All’epoca di questo rifacimento risale la costruzione della campana che era andata distrutta, battente solo le ore. Fu un altro Del Balzo, Francesco II, a spostarlo su via Corrado IV nella posizione occupata ancora oggi.
La torre acquista la propria struttura definitiva con il restauro del XVIII secolo, voluto dall’allora sindaco Riccardo Tupputi. Questi fece aggiungere una seconda campana per segnare i quarti d’ora e una meridiana in piastrelle di maiolica.
La Torre dell’Orologio e la sua struttura
La parte più antica che probabilmente ci rimane di quanto edificato ai tempi di Francesco II del Balzo, è il basamento. Questo è realizzato in pietra calcarea compatta (meglio conosciuta come “pietra bianca di Trani”) fino alla seconda cornice. Su questa base si poggia il registro contenente l’orologio e su di esso quello delle campane. Entrambi sono in tufo locale. Il registro campanario è caratterizzato da quattro monofore. Qui si trovano le due campane per i rintocchi delle ore e dei quarti, collegate elettricamente al sottostante meccanismo dell’orologio. Una cuspide piramidale sormontata da una sfera in pietra chiude la torre. Vi è incisa una data, 1627, anno in cui fu conclusa la sopraelevazione. La ceramica in maiolica ornata da diversi colori risale al restauro del Tupputi. È collocata sulla facciata che dà verso la chiesa di Mater Gratiae e presenta lo stemma della città di Andria.