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SANTUARIO DELLA MADONNA DELL’ALTOMARE

Posted by Redazione DOMUSre on 17/01/2020
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Storia e origine del culto della Madonna dell’Altomare

Il Santuario della Madonna dell’Altomare è un santuario cattolico della città di Andria. Esso è situato sulla laura dei monaci basiliani dedicata a Santa Sofia. Anticamente la laura era un insediamento di monaci ricavato dagli stessi religiosi da grotte o anfratti naturali. Il territorio di matrice tufacea favoriva la nascita di strutture simili a questa per gli scopi più vari. Rifugi per i pastori o cisterne di acqua piovana avevano tale origine.

Proprio all’acqua è legato l’episodio miracoloso sul quale è basato il culto della Madonna dell’Altomare, risalente al 1598. La fonte storica più antica che da notizia dell’accaduto è una relazione del Vescovo di Andria, Nicola Adinolfi, datata 6 Giugno 1711 (successivamente confluita in opera dal titolo “Zodiaco di Maria” del 1715). Questa riporta una dettagliata descrizione del miracolo:

“Molti anni prima […] cadde inavvedutamente in una cisterna, allora piena d’acqua, una tal fanciulla, senza che da altri fosse veduta, e soccorsa. I suoi genitori non vedendola tornare a casa, nè sapendo la disgrazia accadutale, la cercarono tre giorni continui, nè trovarono chi loro ne dasse novella alcuna. […] alcuni del paese […] avvicinatisi dunque per osservare chi fosse, viddero con loro stupore la detta fanciulla andare à galla sù l’acqua, e conosciutala per quella che era, presto avvisarono i suoi Genitori, li quali accorsi piagnenti al soccorso della pericolante figliuola, proccurarono con scale, e funi cavarla da quella cisterna. Uscita fuora di pericolo la fanciullina, fù interrogata come avesse potuto stare tre giorni nell’acqua, e non affogarsi? e non sommersa, vivere senza cibo? Rispose ella, che la Madre di Dio di Altomare, la di cui Immagine era dipinta nel muro di quella cisterna, l’aveva per sua pietà liberata da quel pericolo.”

L’immagine venne denominata Madonna dell’Altomare perché ritrovata a pelo d’acqua e fu presto oggetto di pellegrinaggio in quanto ritenuta miracolosa.

La struttura del Santuario

L’attuale edificio in stile neoclassico è frutto di un rifacimento degli anni 1875-1877 ad opera di Federico Santacroce. Il cappellone di ingresso di San Giuseppe ci introduce nella cripta-santuario vero e proprio. Essa è accessibile da una gradinata aperta nel 1878. La chiesa si presenta a navata unica e caratterizzata da quattro coppie di fornici laterali, terminanti con archi a tutto sesto. La seconda nicchia di destra era la sede originaria dell’affresco della Madonna dell’Alto Mare. Questo è ora incorniciato e situato sull’altare del nuovo abside. L’immagine richiama molto le raffigurazioni di Santa Sofia e probabilmente la chiesa stessa era intitolata alla santa.

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